Sfregio con lo spray al battistero di Varese
Vernice rossa sulla parete laterale, uno scritta che offende la storia della città
Il battistero di Varese, l’edificio più antico della città, è stato nuovamente imbrattato con vernice spray. Una deturpamento che, a giudicare dalla scritta, una classica firma (o tag) potrebbe, a una prima analisi, essere stato effettuato da una persona molto giovane. Non è la prima volta che il monumento viene preso di mira dai graffitari: a volte sono scarabocchi, a volte scritte. In questo caso, una grossa e colorata scritta che suona più o meno così: “Fra Titoose”.

Nella zona sono state installate da tempo delle telecamere che potrebbero portare all’individuazione del colpevole ma non tutte sono funzionanti. La Polizia locale è impegnata da almeno due anni in operazioni di inchiesta per capire chi siano i graffitari più attivi sul territorio e ne ha denunciato almeno una ventina.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città













Ammettiamolo. Non tutti possono avere figli. E’ una questione di cultura ed educazione nonchè propensione minima per il rispetto delle regole.
A questo si aggiunge che da quanto l’educazione composta anche da un educativo e sano “calcio nel culo” è stata abrogata per favorire le coccole sceme, i vizi e una sorta di consenso a tutti i costi quello che ne è uscito è una generazione di nullafacenti, perditempo e anche un pò coglioni.
Una generazione che nella noia generale arriva a lanciare sassi ai treni, imbrattare monumenti, scatenare risse, picchiare gente a caso in strada perchè è un gioco importato dall’America.
Alla fine sempre protetti da genitori che in molti casi sono peggio dei figli.
Educhiamoli per carità ma prima incominciamo da un sonoro ceffone.