Due milioni di euro per pulire il lago di Lugano
La soddisfazione del circolo di Legambiente per l'accordo ratificato in provincia con i comuni della zona
«Si è firmato in sede della Provincia a Varese l’accordo che mette finalmente una metaforica ‘prima pietra’ nel percorso di risanamento della situazione in cui versano le acque del Lago di Lugano, in perenne bilico fra normalità e emergenza». Così il Circolo di Legambiente, nella persona del presidente Sergio Franzosi, commenta la ratifica della firma avvenuta in provincia di Varese nei giorni scorsi.
«Negli ultimi 10 anni Legambiente ha spesso alzato la propria voce per segnalare, stigmatizzare e a volte denunciare, gli episodi più lampanti in cui l’incuria o l’inerzia delle varie amministrazioni avevano responsabilità nell’inquinamento occasionale o strutturale delle acque – proseguono gli ambientalisti -. Ripercorrendo la cronologia delle segnalazioni ci è doveroso sottolineare come spesso tali iniziative venissero minimizzate, come i risultati negativi delle annuali analisi di Goletta dei Laghi venissero derubricati come inattendibili, quando non dichiarati fasulli»
«Bene, oggi è il giorno in cui abbiamo finalmente avuto ragione degli insabbiatori e dei dubbiosi: si impiegano 2 milioni di euro da parte della Regione, dei Comuni di Lavena Ponte Tresa, Brusimpiano e Porto Ceresio e dell’Ente Provinciale Alfa srl per risanare una situazione che “era del tutto normale e sotto controllo” come ebbe a chiosare l’ex presidente della Comunità Montana dopo un’ennesima richiesta di spiegazioni sul malfunzionamento del depuratore di valle, nella diretta responsabilità della Comunità stessa. Legambiente plaude alla determinazione e al rispetto degli impegni presi dalle Municipalità guidate da Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa, e Jenny Santi, a capo del comune di Porto Ceresio, all’indomani della loro nomina e del sindaco di Brusimpiano, Fabio Zucconelli terzo in questa cordata, che hanno portato alla sigla di questo importante documento sinergico, nell’ambito dei progetti Interreg».
«L’individuazione delle anomalie nei collegamenti fra acque reflue e acque meteoriche trovino una rapida e precisa road map e che presto si aprano i cantieri per le opere necessarie, traguardo che segnerà la vera soluzione dei problemi delle acque lacustri, questo è l’auspicio del Circolo Legambiente Valceresio Onlus – concludono da Legambiente -. Il progetto di risanamento andrà finalmente a tacitare i timori del limitrofo Cantone Ticino sempre pronto a caricare le responsabilità della situazione precaria del Ceresio sul terzo scarso della sponda italiana, quasi fosse l’unico imputabile di ogni criticità. Lungi dal ritenere esaurito il proprio compito di controllo sull’ambiente e, finalmente, sulla corretta gestione dei fondi erogati ai fini per i quali lo furono, Legambiente Valceresio Onlus esprime la propria soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo, nel perseguimento del quale negli anni ha speso tempo ed energie, rivendicandone oggi un piccolissimo merito.
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