Tutti da scoprire i segreti della Biblioteca Civica di Varese
Siamo entrati nel “tempio dei libri” varesino, per vedere (insieme a voi) i loro più importanti tesori
Siete mai stati alla biblioteca Civica di Varese? Un gioiellino incastonato nei giardini estensi, con delle sale lettura di quotidiani e libri accoglienti e affacciati sul verde dei giardini, in un palazzo antico, che vede al primo piano anche una sala lettura e una per i convegni.
Un posto bello da vivere e da vedere, ma in realtà molto più grande di quello che il frequentatore può immaginare. La vera biblioteca, infatti, il collettore delle centinaia di migliaia di volumi posseduti, è sotto i piedi degli utenti: due piani di libri e riviste frutto di donazioni e di un lungo lavoro di raccolta di materiale in diverse forme: dai libri alle riviste, dai dvd agli audiolibri.
400MILA VOLUMI A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI
E’ solo la punta dell’iceberg quella che si vede nei locali di via Sacco: il “grosso” del contenuto è nascosto, ed è un contenuto consistente: «Qui si parla di 350mila libri – spiega la direttrice della biblioteca, Chiara Violini – ma tutto compreso siamo sui 400mila volumi se si aggiungono ai libri “normali” anche i libri per ragazzi, le riviste e i quotidiani. Abbiamo inoltre una raccolta di DVD (circa 2150) con film o video musicali, e 450 DVD adatti ai ragazzi. Qui e nella biblioteca dei ragazzi ci sono infine anche audiolibri, in cd o mp3 acquisiti col progetto biblioteca per tutti, e il nuovo servizio di Ebook: in tutto sono altri 4000 volumi circa».
Un numero importante, che si è consolidato nel tempo e con le donazioni: «La biblioteca di Varese era nata nel 1868 come biblioteca scolastica, ma poi ha dovuto chiudere – continua Violini – A farla rinascere, nel 1914, è stato il mecenate Giuseppe Baratelli, che ha lasciato innanzitutto una enorme donazione, ma ha lasciato – da ex operaio stampatore emigrato in Argentina, poi diventato imprenditore nel settore rilevando la ditta in cui lavorava – anche i fondi per la sua gestione annua».
Al fondo Baratelli, nel tempo la biblioteca civica ha potuto aggiungere anche il fondo Piero Chiara, il Fondo Morselli e i numerosi testi di materie economico-giuridiche, derivanti dal “diritto di stampa” dell’editore Giuffré: tutti lasciti che hanno contribuito a far diventare importante il patrimonio della biblioteca.
Da sinistra a destra Chiara Violini, Valentina Marocco della biblioteca dei ragazzi, Elena EmilitriUNA BIBLIOTECA VIVA, TRA EVENTI E RAPPORTO CON I GIOVANI
«Nel nostro piccolo, pur avendo uno spazio limitato, stiamo tendendo a farla vivere con aperture estese, eventi e presentazioni, diversificando le offerte e facendo convivere le varie tipologie di utenti – spiega Elena Emilitri, responsabile Coordinamento Progetti e Servizi Bibliotecari – Come per esempio le presentazioni di #InBiblioteca, un modo anche per coinvolgere i più giovani. È vero che i ragazzi studiano la domenica, ma se c’è concerto o reading magari cominciano a partecipare, anche se “vivono” la biblioteca civica con funzioni più storiche e tradizionali»
Una attività che sarà il fulcro della nuova sede annunciata della biblioteca, quella della ex caserma Garibaldi: «Con lo spostamento alla caserma Garibaldi la bibliotec diventerà più un centro culturale: a dare l’idea di quello che può diventare sono biblioteche come quelle di Helsinki e Rotterdam, spazio culturale ampio non solo per i libri, ma anche per le persone, e luogo terzo tra casa e lavoro».
TRA BARTOLOMEO SCAPPI, VITRUVIO E LE RIVISTE VINTAGE
Nelle centinaia di migliaia di volumi ci sono anche letture straordinarie: come una versione dell’epoca del manuale di cucina del “Cuoco del papa” bartolomeo Scappi, una celebrità (varesina) del 1500, una delle prime versioni del “De architectura” di Vitruvio, una bibbia del 1500 e un manoscritto del 1400. Ma anche una straordinaria raccolta di riviste patinate del dopoguerra, e tutti i libri che ha letto il poeta Guido MOrselli, donati alla biblioteca civica.
Ci siamo fatti portare nelle “segrete” per dare anche a voi la possibilità di vedere queste meraviglie.
L’ORARIO ESTIVO DELLA BIBLIOTECA CIVICA
La biblioteca a partire dal primo di luglio, sta adottando l’orario estivo, che manterrà fino al 31 agosto : prestito, emeroteca e servizio internet sono aperti dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.45; le sale di studio e consultazione sono invece aperte, sempre dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.45.
Le aperture domenicali in questo periodo saranno il 7,14,21 luglio e 25 agosto, dalle 9.30 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.45. Le biblioteche del sistema urbano e l’archivio storico comunale saranno chiuse invece dall’11 al 18 agosto.
LE INFO GENERALI SULLA BIBLIOTECA CIVICA
Quelli che leggete più in alto sono solo gli orari estivi della biblioteca civica di Varese. Qui di seguito vi diamo le informazioni più generali.
L’indirizzo della sede è via Sacco, 9 – Varese, all’interno di palazzo Estense.
Il telefono dell’ufficio prestito è 0332 255274; dell’Emeroteca è 0332 255273, della sala consultazione è 0332 255376. L’email è: biblioteca@comune.varese.it
Gli orari di apertura durante l’anno sono: da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 18.15; il sabato dalle 9.30 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.45. L’a domenica dalle 9.30 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.45. Quest’ultima apertura vale per la sala consultazione e studio e per l’emeroteca.
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