Guardie giurate in sciopero: “Chiediamo rispetto e un contratto dignitoso”
Presidio davanti alla Prefettura dei lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari aderenti a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs
Sono circa 70 mila in tutta Italia, di cui circa 15 mila nella sola Lombardia, gli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto scaduto nel lontano 2015.
Una trattativa iniziata ben più di tre anni fa e giunta alla terza mobilitazione, con alcuni punti cruciali sul tavolo quali incrementi salariali, cambi d’appalto, classificazione del personale, salute e sicurezza, turni di riposo e contrattazione di secondo livello. I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura di Varese (e in altri punti della Lombardia) giovedì 1 agosto per poi incontrare il Prefetto Matteo Ricci.
«Non è accettabile –affermano le segreterie di Filcams CGIL, Fisascat CISL, UilTucs UIL – che le associazioni datoriali continuino a presentarsi al tavolo con posizioni inammissibili e a totale svantaggio dei lavoratori su varie aree tematiche. Gli incrementi salariali proposti sono a dir poco vergognosi, così come la richiesta di una flessibilità assoluta a favore delle sole imprese risulta inaccettabile. Emerge una mancanza di rispetto nei confronti dei migliaia di lavoratori di un settore tanto delicato, quanto complesso. È un settore con retribuzioni vergognose e prestazioni lavorative altamente flessibili. Da anni stiamo assistendo ad un impoverimento, anche professionale del settore, situazione che il mancato rinnovo del CCNL contribuisce ad esasperare. Ci aspettiamo – concludono i sindacalisti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs – che anche la politica e il Governo non si limitino solo ad affidare buona parte della sicurezza del Paese a questi lavoratori, ma che si impegnino anche a restituire dignità agli stessi attraverso il valore del lavoro, dei contratti nazionali e della loro applicazione. A maggior ragione per un settore strategico per la sicurezza dei cittadini, dove le politiche di dumping contrattuale, in barba alle norme in materia di appalti, sono all’ordine del giorno».
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