Addio a Italo Gomez, fondatore dell’Autunno musicale di Como
Gomez, 87 anni, compositore e violoncellista, era nato in Colombia e negli anni Sessanta era arrivato in Italia per diplomarsi al Conservatorio di Firenze ed era diventato una figura di primo piano del panorama musicale
Ha suscitato grande cordoglio la scomparsa di Italo Gomez, fondatore e direttore artistico dell’Autunno musicale di Como, avvenuta ieri nella sua casa in Calabria, dove si era trasferito da alcuni anni.
Gomez, 87 anni, compositore e violoncellista, era nato in Colombia e negli anni Sessanta era arrivato in Italia per diplomarsi al Conservatorio di Firenze. Fu tra i primi a promuovere la musica contemporanea e fondò il complesso Società Cameristica Italiana, l’Orchestra Michelangelo di Firenze e l’Orchestra Symphonia di Como, in cui assunse il ruolo di concertatore.
Importantissime le collaborazioni della sua lunga carriera artistica, compresa quella con Claudio Abbado alla Scala di Milano. Direttore artostico per una decina d’anni del Teatro La Fenice di Venezia, Gomez approdò infine a Como, dove ideò e diresse per molti anni l’Autunno musicale.
L’assessore all’Autonomia e alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, ha voluto ricordarlo oggi: «Esprimo il mio cordoglio e rammarico per la scomparsa del Maestro Italo Gomez, musicista, compositore, organizzatore di grandi eventi musicali e direttore artistico di istituzioni prestigiose come il celebre teatro della Fenice di Venezia. Noi lombardi, e i comaschi soprattutto, lo ricordiamo e lo ringraziamo per aver dato vita all’Autunno Musicale a Como, di cui è poi stato direttore per quarant’anni, e a moltissime altre iniziative di respiro internazionale. Un amante, creatore e divulgatore della musica in tutte le sue declinazioni, non solo quella orchestrale, che ha collaborato con enti e fondazioni europee, con festival ed eventi, promuovendo la musica in tutta Europa anche prima della nascita dell’Europa comunitaria».
«Gomez ha dato molto alla nostra musica e alla nostra Lombardia – conclude Galli – e come Regione lo ricorderemo intitolando alla sua memoria eventi prestigiosi per tramandare alle nuove generazioni il suo lascito culturale e artistico».
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