Garantiti i servizi 0-6 anni e la mensa, senza monoporzioni
L'assessore Dimaggio assicura l'accoglienza a settembre per tutti i bambini iscritti a nidi e materne comunali e la mensa anche per le primarie, senza monoporzioni
Non sarà un rientro a scuola normale, ma Varese, per fortuna, non è Milano e i posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia sono garantiti per tutti i bambini iscritti, anche per quelli che iniziano il loro percorso in asilo, nido o materna, a settembre. “Nessuno dei bambini sarà escluso”, assicura l’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio da Palazzo Estense, dove si susseguono tavoli quasi quotidiani per trovare soluzioni che garantiscano ai bambini i servizi educativi e scolastici alla riapertura a settembre. Servizio mensa incluso.
“Ci stiamo impegnando al massimo per garantire il meglio ai cittadini più piccoli – afferma l’assessora – Servirà su questo la collaborazione di tutti, pubblico privato convenzionato e famiglie. La parola d’ordine alla riapertura sarà corresponsabilità”.
LA MENSA DI QUALITÀ 0-14 ANNI
In questi mesi molti campi estivi, anche comunali, hanno sperimentato per i bambini le monoporzioni. Cioè un servizio mensa in cui ogni piatto arriva in tavola sigillato, in un’unica personale porzione. “Lo abbiamo fatto perché le linee guida erano molto rigide, ma non ha funzionato bene. Soprattutto i più piccoli, abituati a spazzolare i piatti, non hanno gradito. I bambini devono mangiare e devono mangiare bene”, ha spiegato l’assessora ricordando che tutte le mense comunali di Varese, sia in nidi e materne (che dispongono ciascuno di una propria cucina), sia per le scuole medie ed elementari (che dipendono invece dall’unico centro cottura delle Bustecche), utilizzano alimenti biologici.
Niente monoporzioni quindi, ma ci si dovrà adattare: alcune sale mensa probabilmente saranno utilizzate per la didattica e quindi può darsi che i bambini dovranno mangiare in classe “e lo scodellamento avverrà fuori dall’aula o dalla sala mensa”. “Ci saranno probabilmente menù più semplici – aggiunge l’assessora – ma prevalentemente composti da primo, secondo e contorno”.
A settembre riapriremo le iscrizioni al servizio e bisognerà rifare i conti, ma per ora gli iscritti sono più o meno gli stessi dell’anno scorso e garantiamo loro il servizio”.
ASILI NIDO 0-3 ANNI
Contrariamente a quanto era avvenuto per i campi estivi, ad oggi le linee guida per le riapertura delle scuole a settembre non prevedono criteri numerici sul rapporto tra educatori e bambini. Anzi, i nidi non vengono proprio nominati. “In ogni caso i nostri nidi comunali garantiscono degli standard molto elevati, per cui ad ogni educatore sono affidati massimo 6 bambini se si tratta di lattanti, 8 bambini se si parla di divezzi. Numeri che ci permettono di garantire buoni standard di sicurezza e monitoraggio”, spiega l’assessora confermando invariata la capacità di accoglienza dei nidi comunali.
SCUOLE DELL’INFANZIA 3-6 ANNI
Più complesso il discorso delle scuole dell’infanzia che ha fatto esplodere settimana scorsa la protesta dei genitori per circa 3mila bambini (sui 32 mila accolti nei servizi comunali) già iscritti ma trasferiti in lista d’attesa nel capoluogo meneghino per garantire rapporti numerici di sicurezza in ottica coronavirus.
“Sicuramente non possiamo proporre classi da 27 bambini come accaduto fino allo scorso anno – commenta la Dimaggio – ma stiamo facendo i miracoli per garantire il servizio a tutti gli iscritti, sfruttando maggiormente ogni spazio e con l’assunzione di qualche educatore in più e più personale ausiliario, anche”.
Più incerta risulta invece la disponibilità nella tradizionale riapertura delle iscrizioni suppletive a settembre.
Anche le scuole dell’infanzia paritarie, che in città e in provincia di Varese garantiscono il servizio educativo a oltre la metà dei bambini tra i 3 e i 6 anni, si stanno organizzando per poter accogliere tutti i piccoli iscritti a settembre, in un confronto costante con l’Amministrazione comunale.
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