La resistenza raccontata attraverso l’amore
Sarà presentato per la prima volta sabato 25 ad Induno Olona“1945 Amore impossibile”, il romanzo storico di Emilio Vanoni
Sarà presentato per la prima volta sabato 25 luglio alle 11 all’oratorio san Giovanni Battista di Induno Olona, alla presenza dell’autore e di Gian Marco Martignoni “1945 Amore impossibile” il romanzo storico di Emilio Vanoni edito dall’editrice Pietro Macchione.
Il romanzo racconta la Resistenza attraverso una storia d’amore: al culmine della Seconda guerra mondiale, nel vivo della lotta di Liberazione, una partigiana si innamora di un fascista e ne viene ricambiata.
Un amore travagliato, contrastato, che sfugge alla terribile logica dello scontro mortale in atto, in cui non c’è posto per i sentimenti. Eppure, nella plumbea Luinodel 1945, quel seme di speranza attecchisce e getta una nuova luce sul nuovo mondo che sta per nascere con altre lacerazioni e sofferenze. Questa storia d’amore, forse mai realmente accaduta, ci conduce per mano attraverso il periodo buio della dittatura fascista e dell’occupazione tedesca; e poi nelle numerose contraddizioni che, nei decenni successivi, hanno segnato e spesso vanificato le speranze di quel reale cambiamento sociale e ideale in cui tanti giovani avevano creduto e sacrificato la propria vita.
Emilio Vanoni è nato a Ferrera di Varese il 20 aprile 1945. Ha trascorso la sua infanzia a Cuvio frequentando poi le Scuole Medie Inferiori presso il Collegio dei Salesiani San Luigi di Intra e le Scuole Medie Superiori a Varese presso l’Istituto Francesco Daverio.
Figlio di genitori umili, madre casalinga e padre artigiano fabbro, è stato iscritto al P.C.I. dal 1974 sino al 1990, anno in cui il partito è stato sciolto, ricoprendo il ruolo di segretario della sezione locale e di Consigliere Comunale di Induno Olona. Negli anni ’80 ha ricoperto l’incarico di responsabile del Coordinamento dei Comitati per la Pace a livello della provincia di Varese, contro l’installazione dei missili a Comiso.
Dal 1996 partecipa alla attività del Comitato Cernobyl di Induno Olona, di cui è presidente dal 1998. Attualmente è impegnato sui temi della immigrazione. Sul suo balcone ha posto uno striscione con la scritta: “Accogliere i migranti… dovere umanitario.”
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