Caso palaghiaccio, la “stella” Ginevra Negrello scrive al sindaco

La giovane azzurra, campionessa del pattinaggio di figura: «Amo Varese e vorrei allenarmi qui: ho bisogno di tempistiche certe». Galimberti la invita a Palazzo Estense

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Ginevra Negrello è uno dei giovani talenti sportivi varesini pronti a sbocciare anche a livello senior. Specialista del pattinaggio su ghiaccio, appena 15 anni, vanta già il titolo italiano junior di figura e diverse esperienze – e successi – in campo internazionale, anche rappresentando l’Italia. Negrello si allena, anzi si allenava, al PalAlbani ed è una delle tante atlete colpite dalla chiusura dell’impianto sportivo che sta causando disagi a club e atleti e proteste in città.

Per questo motivo Ginevra ha scritto una lunga lettera al sindaco, Davide Galimberti per chiedere risposte e tempistiche certe sulla installazione di una pista provvisoria all’antistadio, la soluzione prospettata dal Comune per ovviare all’inagibilità del palaghiaccio. Galimberti, ricevuta la missiva, ha invitato l’azzurrina e i suoi allenatori a un incontro a Palazzo Estense. Potrebbe essere l’occasione per un aggiornamento sulla situazione della pista provvisoria per la quale è stata coinvolta anche AEVV Impianti, l’azienda del gruppo Acsm-Agam che ha vinto la gara per la completa ristrutturazione dell’attuale struttura di via Albani.

Di seguito la lettera inviata in comune da Ginevra Negrello.

«Egregio sig. Sindaco,

mi chiamo Ginevra Lavinia Negrello e sono un’atleta della squadra nazionale di pattinaggio di figura su ghiaccio. A Dicembre 2019 mi sono laureata campionessa italiana junior nel singolo femminile, portando alta la bandiera della nostra amata città.
Sono entrata in pista per la prima volta a quattro anni, ancora non sapevo cosa fossero la dedizione, l’impegno e la determinazione. Semplicemente, i miei genitori provarono a farmi pattinare al Palaghiaccio di Varese e, col tempo, mi appassionai sempre di più al ghiaccio. Il divertimento dei primi anni si trasformò in una passione che mi ha portata a salire sul podio in importanti competizioni nazionali e internazionali. A Settembre 2019 ho rappresentato l’Italia allo Junior Grand Prix di Chelyabinsk, coronando il sogno che dentro al cuore coltivavo da tempo.
Mi è stato insegnato a credere in me stessa e ho sempre pensato che nessun ostacolo fosse insormontabile se abbiamo un obiettivo da raggiungere.

Purtroppo, a causa della chiusura del PalAlbani e dei ritardi nell’installazione della pista sostitutiva a Masnago, mi vedo costretta ad allenarmi in trasferta ogni giorno, ritrovandomi senza una struttura dove poter svolgere i miei allenamenti in tranquillità e serenità.
Entrare nel giro azzurro è sempre stato un desiderio fin dalla tenera età, e potermi allenare vicino a casa è stata la ciliegina sulla torta. Come ben saprà, per preparare al meglio i numerosi e importanti appuntamenti sportivi che mi attendono questa stagione, è necessario avere un ambiente che ti permetta di concentrarti al 100% sulla performance sportiva.
Cosa può fare una ragazza di 15 anni di fronte a questa situazione? Sostanzialmente non molto, posso impegnarmi al massimo delle mie capacità per non vanificare gli sforzi che la mia famiglia e il mio team stanno compiendo per permettermi di coltivare il mio amore per questo sport.
Al momento ho tante domande che mi passano per la testa, e non vorrei vedermi costretta a trasferire in modo permanente la mia sede di allenamento per focalizzare al meglio le mie energie sulla resa sportiva.
È difficile spostarsi ogni giorno, e le mie preoccupazioni aumentano con l’avvicinarsi dell’inizio della scuola. I miei compagni della nazionale non si trovano a dover affrontare una situazione di disagio come questa, eppure dovrò affrontarli tra poche settimane durante le prime competizioni della stagione sportiva 2020/2021. Amo Varese e tutte le straordinarie opportunità che offre, perché devo vedermi costretta a viaggiare ore e ore ogni giorno per seguire la mia passione?

Le scrivo dunque chiedendole di dare a me e alle società del ghiaccio delle risposte certe, è necessario sapere se è una situazione che andrà avanti per un paio di mesi o per tutta la stagione.
So che ci sono problemi più urgenti da affrontare, ma il diritto allo sport non dovrebbe passare in secondo piano. Ho sempre considerato il Palaghiaccio la mia seconda casa, e al momento non so quando potrò rimettere i pattini ai piedi nella nostra città. Bambini e genitori aspettano notizie da settimane, i costi degli spostamenti continuano ad aumentare e non sappiamo per quanto tempo dovremo pellegrinare chiedendo di essere ospiti in strutture altrui.
Esistono delle tempistiche certe? È stata fissata una data per l’inizio dei lavori? Il progetto è forse ancora in una fase embrionale? Ho bisogno di risposte concrete per pianificare in modo ottimale i miei impegni con i tecnici e responsabili della squadra nazionale. Le chiedo di venirmi incontro e di darmi notizie sulla pista provvisoria il prima possibile.
Mi aiuti a realizzare il mio sogno riportando il pattinaggio su ghiaccio nelle varie discipline a Varese e, quando la pista sarà pronta, ci faremo una pattinata insieme».

Ginevra Lavinia Negrello

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Settembre 2020
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