Next Generation EU per Varese: le proposte di Collettiva, Progetto Concittadino e Verdi
Collettiva*, Progetto Concittadino e Verdi Città di Varese hanno accettato insieme l’invito del sindaco che qualche settimana fa ha presentato una proposta preliminare per l’utilizzo del recovery fund
Qualche settimana fa il Sindaco di Varese Davide Galimberti ha presentato una proposta preliminare per l’utilizzo dei fondi europei del Next Generation EU, con l’obiettivo di aprire un confronto con le realtà del territorio in vista della stesura del documento definitivo.
Collettiva*, Progetto Concittadino e Verdi Città di Varese hanno accettato l’invito, constatando una evidente comunione di punti di vista e intenzioni da riferire al territorio, e nella speranza si possa innescare una discussione aperta, franca e partecipata.
«I tre assi principali individuati dalla Commissione Europea sono digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale – hanno convenuto le tre formazioni – Se è vero che alcune proposte del piano preliminare avanzato dal Sindaco vertono intorno ai temi dell’ambiente e della digitalizzazione, manca quasi completamente il terzo asse e così, di fatto, il piano si sbilancia, perdendo la propria efficacia e facendo mancare una visione d’insieme. Proprio i temi appartenenti alla vasta area dell’inclusione sociale, infatti, devono essere intesi come il motore della rinascita della città, del suo tessuto economico e umano. L’inclusione non può ridursi a mera “presa in carico” delle fragilità in senso assistenziale. Essa esige l’attivazione di politiche che mirino alla rimozione delle cause che determinano l’insorgere di fragilità, in un continuo lavoro di riduzione strutturale delle diseguaglianze».
LE PROPOSTE DI COLLETTIVA, PROGETTO CONCITTADINO E VERDI CITTÀ DI VARESE
Per innescare una reale ripresa economica e umana della città di Varese, dunque, Progetto Concittadino, Verdi e Collettiva ritengono indispensabile arricchire il piano già presentato con alcuni punti fondamentali:
– Abitare: dedicare un’azione di intervento specifica al tema dell’abitare in cui si faccia esplicitamente riferimento all’utilizzo dei fondi del Recovery per edilizia residenziale pubblica, housing sociale e affordable living.
– Rigenerazione urbana: utilizzare i fondi per acquistare immobili in stato di abbandono e degrado da dare in gestione ad associazioni o imprese giovanili/femminili. In generale, coinvolgere maggiormente il terzo settore e cittadini nei progetti di rigenerazione urbana in corso e futuri: l’attuale piano comunale non fornisce informazioni esaustive su quanto è previsto in questo ambito.
– Ascolto e salute “di prossimità”: attivare sportelli di ascolto gratuiti per affrontare gli esiti, anche psicologici, della pandemia, e promuovere la prevenzione in ambito di salute mentale.
– Scuola in presenza: stanziare fondi per garantire scuola in presenza e in sicurezza (utilizzo per la didattica di immobili comunali o non comunali come cinema, teatri biblioteche musei, istituzione di servizi navetta dedicati).
– Beni confiscati/autorecupero: redigere e approvare il regolamento comunale per la gestione dei beni confiscati alle mafie, valorizzando metodi di co- programmazione e co-progettazione con il Terzo settore che prevedano la sperimentazione e l’implementazione dei progetti di ristrutturazione in autorecupero.
– Lavoro: promuovere occasioni di vantaggio per le start-up, le occupazioni innovative a carattere culturale, i giovani nuovi imprenditori e chi ha già avviato un’attività di piccola-media impresa sul territorio; promuovere politiche attive e potenziare il coordinamento dei servizi deputati a favorire l’inclusione lavorativa di soggetti fragili.
«Gli stanziamenti del Next Generation EU sono un’occasione unica per l’Italia – concludono – Se sapremo avere buone idee, potremo aprire una nuova fase costituente per il Paese. Ciascuno di noi è chiamato a partecipare alla discussione provando a immaginare come vorrebbe vedere la città (e il Paese) nei prossimi anni: CollettiVa*, Progetto Concittadino e Verdi Città di Varese, pur nelle loro individualità e differenze mantenute, hanno avviato in questa occasione e nel merito un dialogo costruttivo».
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