L’appello della lettrice: “Sono allergica, non portate più i vostri cani nei negozi“

In una lettera al direttore una signora spiega il suo punto di vista: "Non è una questione di discriminazione, ma di rispetto nei riguardi del prossimo"

luino

Caro Varese news,

E’ la prima volta che mi trovo a scrivere per il vostro giornale, e spero mi darete la possibilità di esprimermi vorrei fare una richiesta se fosse possibile, mi farebbe piacere se i cittadini ascoltassero le mie parole, chiedo per favore che non portino più nei negozi, negli alimentari in particolare, gli animali, perché non è igienico. A me piacciono un sacco gli animali, purtroppo però nel corso del tempo ho sviluppato delle allergie in merito a questo, che mi rende difficile di conseguenza fare la vita di tutti i giorni, e come me ci sono un sacco di altre persone nella mia stessa situazione, persone che magari stanno nel ombra perché hanno paura del giudizio della società, e non esprimo il loro pensiero. O che magari non entrano nel negozio che vorrebbero per via degli animali, e questo non è giusto, limitare la libertà di una persona è la cosa pii’ sbagliata che si può fare , prima della pandemia non era possibile portarli nei negozi, ed era giusto cosi.

Ma non per una questione di discriminazione, ma per rispetto nei confronti del prossimo, rispetto che purtroppo ho notato che a lungo andare si è perso. Il cane quando va in giro giustamente perché è la sua natura, annusa la pipi di altri cani, e marca il territorio, poi magari entra in un alimentare e con lo stesso naso con cui ha leccato la pipi di prima o la cacca si appoggia sulla frutta o su un capo che poi proverà un altra persona. Un commerciante che ha un attività impiega del tempo per mettere il negozio in ordine, e per farlo funzionare, e può capitare come è già successo che il cane entrando faccia i bisogni o rovini un oggetto senza che il diretto interessato si preoccupi di ripagarlo, oppure che passi la commessa a raccogliere i bisogni lasciati, non è colpa del animale perché, lui fa quello che farebbe in un parco, o in giro per strada perché ha delle esigenze diverse dalle nostre, è il proprietario che non dovrebbe portarlo in quei luoghi. Nel momento stesso che decidi di prendere un animale lo fai non per avere un gioco, o qualcosa da mostrare, ma lo fai per prenderti cura di un essere vivente, per amarlo, e per assicurarti che stia bene, un cane è affettuoso e ti da anche molta gioia e nella maggior parte dei casi diventa anche il tuo migliore amico, ma i negozi e tanto meno gli alimentari non sono il suo posto, il posto del cane è in un bel parco in mezzo alla natura, a casa mentre gli fai le coccole, o fuori mentre lo porti a passeggio.

Hanno un udito diverso dal nostro che gli permette di sentire in lontananza,motivo per il quale quando ci sono i tuoni, e i botti, sono terrorizzati, vi siete mai chiesti cosa prova quando è in un negozio?sentendo lo scricchiolio dei sacchetti, la gente che parla a voce alta,e magari è obbligato a stare in un trasportino (se cè) senza poter andare via, penso che i nostri amici a quattro zampe non siano tanto felici di questo, e tra un po continuando cosi avranno gli stessi problemi del essere umano perché facendo cosi è contro la loro natura. Come me ci sono state tante altre persone che hanno notato questa cosa. Nella quotidianità avete mai visto un uomo andare in giro per strada nudo e annusare il sedere di altri uomini? non penso. Mi rendo conto che ci sono già troppe cose che non vanno al mondo, dal lavoro che scarseggia e non solo. Magari mi sbaglio, però mi sembra che la gente sia scontenta di come stanno andando le cose, ma se ognuno di noi nel suo piccolo cercasse di fare qualcosa, per fare veramente la differenza, forse la situazione potrebbe cambiare. Forse si tornerebbe a sorridere, perché tutti abbiamo dei problemi, e buttare la propria frustrazione sugli altri non aiuterà a risolverli, pero’ sta a noi decidere  se creare un futuro migliore.

Hope

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2022
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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Mi permetto, in qualità di possessore di un cane, di dissentire su quasi tutto quello esposto dalla signora. In primo luogo già ora i cani non possono entrare nei negozi e supermercati alimentari e i proprietari dei cani lo sanno. Personalmente entro con il mio cane, come fanno anche altri, nei panifici dove solitamente non ci si sofferma oltre un paio di minuti. Poi ribalterei l’affermazione quando scrive che molte persone non entrano nei negozi perché ci sono i cani, penso piuttosto che molte persone che hanno il cane al seguito non entrano e non comprano nei negozi dove è vietato il loro ingresso. Ormai, e quasi tutti i negozianti l’hanno capito, che permettere l’ingresso dei cani da’ loro possibilità di incrementare gli affari. Vorrei anche far notare che fino a qualche anno fa era difficile trovare hotel e ristoranti che accettavano i cani mentre ora è il contrario. Logicamente si spera che i proprietari conoscano le abitudini dei loro cani ed agiscano di conseguenza evitando di andare dove potrebbero non comportarsi in modo adeguato.

  2. Avatar
    Scritto da Cleopatra Nefertari

    carissima signora con problemi per i cani.

    Le vorrei gentilmente chiarire che vi sono bipedi più sporchi e puzzolenti dei quadrupedi, le faccio presente che chi ha cani di piccola taglia, tiene pulitissimo il proprio cagnolino, il mio ad esempio fa la doccia con me quasi tutti i giorni e quando no uso le salviette per musetto, piscetto e culetto.

    MFAquino

  3. Tiziana80
    Scritto da Tiziana80

    Buongiorno, dal titolo si evince un problema, ovvero quello dell’allergia, che poi non compare nella lettera. Lettera che mi pare un trattato sulla sensazione di schifo e poca igiene dei cani. Cosa dice la legge in merito nea città di Varese? La legge vigente in materia (Reg. CE n. 852/2004) vieta espressamente l’ingresso di animali domestici solo nei locali in cui gli alimenti vengono preparati, manipolati, trattati e conservati (come le cucine dei ristoranti). Ulteriori restrizioni possono esistere eventualmente a livello locale, laddove siano stati emanati regolamenti con specifiche previsioni in merito.
    Ma se queste non ci sono, il Ministero della Salute (nota n. 23712 del 7.06.2017) ha chiarito che la legge non deve essere interpretata in modo troppo restrittivo. Il Ministero ha anche specificato che all’interno o all’esterno degli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti, possono essere predisposti appositi locali o spazi in cui accogliere gli animali, mentre i proprietari concludono gli acquisti.
    Sono esclusi da ogni divieto di accesso i cani guida dei non vedenti e quelli delle forze dell’ordine.
    Come da ad essere certa che per quei cani che ha visto non fosse un piacere stare nel carrello? Ha parlato con loro? Le hanno sussurrato nell’orecchio che preferiscono stare nei boschi? Ogni cane ha un’individualità precisa e, se è vero che ci sono cani che preferiscono evitare la città, ci sono altresì cani che preferiscono seguire l’umano in ogni suo spostamento. Quindi, atteniamoci a quello che dice la legge, sia con diritti che con doveri, sia per il “proprietario” che per il negoziante.
    Per concludere: è sicura che la frustrazione di cui parla nel finale non appartenga a lei?
    Un saluto

  4. Ross1961
    Scritto da Ross1961

    Una lettera con tanto falso buonismo nei confronti degli animali…. Le ricordo che molti animali sono più puliti degli esseri umani che non si lavano e puzzano , cosa facciamo allora li fermiamo agli ingressi dei supermercati perché sono sporchi… le ricordo inoltre che questi salvano vite umane in caso di calamita senza chiedere se qualcuno soffre di un qualcosa, spero che lei non rimanga sotto ad una valanga , perché vista la sua allergia, forse il cane non potrà aiutarla … ma pensiamo ad altri problemi ben più seri di quello che ha scritto …
    Spero

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