Trasformazioni, burocrazia e complessità: per le imprese artigiane un alleato “legal” 

Il nuovo dipartimento del Caf Artser, la società di servizi di Confartigianato Varese, nasce per affiancare gli imprenditori e supportarli nelle scelte legali e strategiche

mauro colombo

Nel 2021 il Pil dell’Italia ha raggiunto quota 6,5%. Un risultato straordinario e ben oltre le aspettative dopo anni di sostanziale stagnazione economica. Non è un semplice rimbalzo, ma un vero cambiamento strutturale che obbliga le imprese e l’intero ecosistema ad adeguare il proprio passo a partire dalle associazioni di categoria.

NON C’É PIÙ L’UOMO SOLO AL COMANDO

Per rimanere competitivi in un contesto completamente rimodellato dalla pandemia, gli imprenditori, soprattutto i più piccoli, sono chiamati a prendere decisioni strategiche in ambito legale, commerciale, societario, fiscale e finanziario. 
L’imprenditore non sarà più un uomo solo al comando, ma dovrà abituarsi al gioco di squadra e a collaborare con team di esperti. E qui entra in gioco l’associazione di categoria, nel caso specifico il Caf Artser srl, la società di servizi di Confartigianato Varese, che ha fatto un investimento in questa direzione creando un nuovo dipartimento legal, in grado di accompagnare le imprese nel percorso di cambiamento. Una vera e propria partnership strategica, come spiega Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese e amministratore delegato di Artser. «In questi ultimi anni le aziende di piccole e medie dimensioni – spiega Colombo – sono state coinvolte sempre in processi di cambiamento: nell’assetto societario, nel rapporto con il mercato, nel cambio di strategia e in quello generazionale e nell’aprire il capitale a nuovi soggetti. Processi complessi e articolati che toccano tutti gli aspetti dell’azienda. In quei momenti è importante rivolgersi a un pool di specialisti, ognuno con una competenza diversa in grado di elaborare la soluzione migliore per l’azienda».

FREQUENZA E VELOCITÀ DEI CAMBIAMENTI

Tra le motivazioni che hanno portato Colombo alla decisione di dare vita al nuovo dipartimento, ce n’è una che è particolarmente importante e riguarda le modalità dei cambiamenti che «avverranno con sempre più frequenza e velocità». Non è un’affermazione fatta a spanne. Il direttore di Confartigianato conosce molto bene la statistica e mastica il linguaggio dei numeri con competenza, quanto basta per prendere la decisione di fare un investimento importante in quella direzione per battere sul tempo il cambiamento. C’è poi una seconda buona e sana ragione nel prendere questa via: l’imprevedibilità del mercato e le continue trasformazioni tecnologiche che ne moltiplicheranno l’intensità. È l’altra faccia della ripresa che richiede tempi di decisione veloci e mal sopporta le approssimazioni.

LIMITARE IL CONTENZIOSO

L’inserimento di nuove professionalità nel management di Artser, la società di servizi per le imprese che opera sulle province di Varese, Milano e Pavia, e conta oltre 200 tecnici e professionisti, servirà dunque più a prevenire che a curare. Il nuovo dipartimento legal avrà infatti un compito principale e molto concreto: aiutare le imprese a cambiare. In un’Italia dove regna l’incertezza del diritto e la burocrazia è canaglia, forse c’è un obiettivo ancora più alto: contribuire a traghettare il Paese nella contemporaneità.
 «Molte aziende – spiega Salvatore Vitiello, chief manager operativo e consulente del lavoro – vanno ben oltre l’adempimento puro e hanno l’esigenza di essere accompagnate nelle scelte strategiche. Quindi l’idea di implementare il dipartimento legal è diventata quasi una scelta obbligata. È una squadra che accompagna di volta in volta l’imprenditore e lo indirizza a fare le scelte migliori per limitare se non annullare il contenzioso. Nel giro di 5 anni le aziende saranno soggette a importanti trasformazioni, anche di tipo societario, e sarà determinante il ruolo e la figura di un legale. Non potevamo attendere oltre, è il periodo storico a imporci di rinnovare l’offerta per l’imprenditorialità del nostro territorio».
Nel frattempo le turbolenze del mercato delle materie prime, il caro energia e il Superbonus 110% saranno il percorso di rodaggio del neonato dipartimento.

Il Pil è cresciuto del 6,5%. Per il 2022 si prevede un + 4%

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 08 Febbraio 2022
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