Alleviare il disagio giovanile: a Varese è una “Missione possibile”

Forte aumento di richieste per giovani e adolescenti al consultorio famigliare La Casa: ma aumento anche dell iniziative, in collaborazione con diocesi di Milano, parrocchie del decanato e università Cattolica

eventi Varese

Un aumento del 30% di crisi d’ansia, attacchi di panico, dipendenza tecnologica, disturbi alimentari e soprattutto autolesionismo e tentativi di suicidio: è questo il tragico consuntivo dell’anno appena passato, il 2021 per il consultorio familiare La Casa, che ha visto «Un forte incremento di richieste di sostegno psicologico per gli adolescenti, quasi il 40 per cento in più rispetto al 2020».

Questi dati, insieme alle iniziative messe in campo per contrastare questo fenomeno, sono stati presentati durante una conferenza stampa in salone Estense che ha visto la presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari, affiancato da direttore della Fondazione “La Casa di Varese” Giuseppe Tarantino, cui è toccato il compito di esporre questo report, insieme alle iniziative avviate.

«Oggi le esigenze e fragilità dei nostri giovani sono legate non solo alla complessità della preadolescenza e adolescenza, ma anche al periodo storico che stiamo vivendo, che ci pone di fronte a sfide epocali – ha esordito Molinari – Per questo è importante attivare una collaborazione concreta tra le diverse realtà impegnate sul territorio attraverso una progettualità condivisa. Solo unendo risorse, forze, intelligenze e capacità progettuali possiamo affrontare la complessità del momento, affinché nessuno venga lasciato solo».

In quest’ultimo anno La Casa ha avviato diversi progetti insieme a Diocesi di Milano, Decanato di Varese e università Cattolica.

In rappresentanza della Diocesi e del Decanato di Varese il vicario episcopale della zona pastorale Il, era presente monsignor Giuseppe Vegezzi, che ha ringraziato il Consultorio «Per avere raccolto indicazioni dell’arcivescovo nell’ambito della Cordata educativa», insieme a Don Matteo Missora, referente della Pastorale Giovanile del Decanato di Varese che ha spiegato come è nata l’ospitalità degli sportelli “Ti Ascolto!” sottolineando come «In questo periodo l’oratorio si rimette in gioco per scoprire le esigenze reali del momento, e per portare la competenza e l’attenzione necessarie».

Ettore Presutto, direttore socio-sanitario di ATS Insubria, ha invece fornito un aggiornamento sulle misure che si stanno adottando a livello regionale per contrastare il disagio di adolescenti e giovani-adulti, che è acuito durante il periodo pandemico.

“TI ASCOLTO!” SPORTELLI A SAN FERMO, SAN CARLO E ALLA CHIESA KOLBE PER I GIOVANI VARESINI

Il sostegno economico e logistico del Decanato varesino renderà possibile nei prossimi mesi potenziare l’offerta rivolta ai ragazzi della fascia d’età 11-21 anni, attraverso l’attivazione dello spazio “Ti ascolto!“, in cui gli operatori del consultorio metteranno a disposizione la loro professionalità, dal 20 aprile all’8 luglio 2022, con colloqui psicoeducativi.

Le tre sedi di queste interazioni saranno a San Fermo, alla parrocchia di San Carlo e alla chiesa Kolbe: il martedì dalle 14.30 alle 16.30 presso gli Uffici della parrocchia S. Carlo, il mercoledì dalle 15 alle 17 presso ‘Oratorio SS. Fermo e Rustico, il venerdì dalle 15 alle 17 presso il C.A.G. Kolbe.

Per accedere agli sportelli è sufficiente presentarsi nelle parrocchie coinvolte nelle date definite, oppure contattare il consultorio La Casa: via telefono allo 0332.238079 o via email consultorio@lacasadivarese.it.

I fondi per questi incontri verranno raccolti durante la quaresima, grazie alla raccolta fondi lanciata dalle parrocchie varesine in favore del Consultorio “La Casa di Varese”.

UNA “CORDATA EDUCATIVA” PER SOSTENERE I GIOVANI IN MODO NUOVO

Pandemia, guerra, instabilità economica e sociale stanno rivelando una profonda emergenza educativa, che è possibile affrontare solo unendo le forze: è questo il punto di partenza della “Cordata educativa“, auspicata dall’Arcivescovo Mario Delpini nel suo “Discorso alla città” dello scorso 6 dicembre e lanciata nel mese di gennaio dalla diocesi di Milano, cui il Consultorio ha partecipato fin dall’inizio insieme ad altri 14 enti.

Il numero degli enti che aderiscono alla cordata è in continua crescita e il loro impegno si sta concretizzando in un fermento di collaborazioni e di iniziative: in particolare corsi di formazione per gli educatori che si occupano di preadolescenti, adolescenti e giovani, alcuni già avviati, altri ancora in fase di progettazione, nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese.

UN PROGETTO DI RICERCA DINAMICO SUI GRUPPI TERAPEUTICI DEL CONSULTORIO

Sempre durante la conferenza stampa è stata illustrata anche la partenza di un progetto di ricerca e di supervisione sui gruppi terapeutici destinati ad adolescenti e genitori di adolescenti, realizzato in partnership con l’Università Cattolica.

All’interno di una visione di antropologia cristiana gli aspetti clinici saranno coniugati con quelli di ricerca attraverso la definizione, la stesura e la validazione del modello di intervento.

«Siamo nella fase di raccolta dati: e l’idea è lavorare affinchè essi siano disponibili non solo alla fine ma anche all’interno del percorso – Ha spiegato Emanuela Saita docente responsabile del progetto che vede la collaborazione con l’Università Cattolica di Milano – Una metodologia che prevede una condivisione totale della ricerca con i protagonisti. Ragionare solo in termini di esito è poco utile un questo contesto: si vuole fare una valutazione del processo, cosi da poter adattare il percorso in corso d’opera»

«Abbiamo aperto la nostra attività di gruppi terapeutici da sei anni, era arrivato il momento di sistematizzarla rendendo più consapevoli gli operatori del loro lavoro» ha sottolineato Giuseppe Tarantino.  Un lavoro che, nel suo complesso: «Rappresenta un reale arricchimento della città di Varese» come ha sottolineato in conclusione l’assessore Molinari.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Aprile 2022
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