Galimberti: “Il Lago di Varese balneabile? Un risultato ottenuto dalla buona politica”

Al convegno su 'Salvaguardia e risanamento del Lago di Varese' anche il presidente di Regione Lombardia Fontana e la vicepresidente Moratti. L'assessore Cattaneo dedica l'evento del 2 luglio a Salvatore Furia

Lago di Varese - Il convegno “Il lago che vogliamo”

“Chiudiamo gli occhi per vedere nuotare in un lago infinite promesse”. La frase di Ungaretti, citata dal direttore di Arpa Lombardia Fabio Carella, riassume quello che è accaduto sabato 2 luglio: le promesse si sono realizzate e da oggi il Lago di Varese è tornato balneabile, per ora solo nei tratti delle due spiagge della Schiranna e di Bodio Lomnago.
E proprio alla Schiranna si è tenuto il convegno ‘Salvaguardia e risanamento del Lago di Varese’ organizzato dalla Regione Lombardia per riassumere tutti i passaggi che hanno portato al risultato di oggi.

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Tanti anni di lavoro e di studio che hanno dato i loro frutti e questa mattina, in una splendida giornata di sole, i primi tuffi.
Ha aperto i lavori l’Assessore all’Ambiente e all’Ecologia di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo: «Una giornata che voglio dedicare a Salvatore Furia: 45 anni fa, nel 1977, fece scalpore il suo gesto di gettare le acque inquinate e maleodoranti del lago di Varese nella fontana di Piazza Monte Grappa per denunciarne l’inquinamento e anche la poca attenzione del territorio e delle istituzioni -ha esordito- Ma voglio dedicarla anche a mia madre che mi raccontava quando ai suoi tempi l’acqua del lago di Varese si poteva bere. Oggi in qualche modo mostriamo che il grido di Furia non è rimasto inascoltato, ma, grazie al contributo di tutti gli oltre 30 soggetti sottoscrittori e ai 12 milioni di investimento, di cui 10,5 regionali, ha trovato una prima risposta».

«La giornata di oggi – ha detto ancora Cattaneo – segna un risultato insieme concreto e simbolico: la restituzione di un bene comune prezioso come il Lago di Varese a una più piena fruizione per tutti. Con un anno di anticipo rispetto alle previsioni, grazie al lavoro di tutte le componenti dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) oggi il lago ritorna balneabile, segno della concretezza del lavoro fatto e insieme simbolo di un recupero ambientale atteso da decenni. Un traguardo ambientale ma anche un segno di quel modello di sviluppo sostenibile cui il nostro territorio deve guardare per il presente e il futuro e del metodo per raggiungerlo”.

«Un risultato reso possibile – ha spiegato – grazie al monitoraggio di circa 1000km di fognatura, dalla mappatura degli scarichi a lago, anche di quelli abusivi, dall’avvio degli interventi necessari a risolvere le criticità che apportavano inquinanti nel lago, dal riavvio del prelievo ipolimnico che ha sottratto 4 tonnellate di fosforo a stagione, dall’introduzione di un sistema di monitoraggio e controllo della qualità delle acque in tempo reale che non ha pari in Italia e probabilmente in Europa, e da tante altre iniziative sviluppate nel corso di questi 3 anni».

Presenti al convegno politici e amministratori locali, oltre ai rappresentanti di tutti gli enti che fanno parte dell’Accordo Quadro. Tra le autorità, molti amministratori locali, Samule Astuti, Matteo Bianchi, Emanule Monti, Emanule Antonelli, il ministro Giancarlo Giorgetti, il prefetto Pasquariello, Fabio Lunghi della Camera di Commercio, Paolo Mazzucchelli di Alfa srl. Ma alla giornata storica non sono voluti mancare il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, che ha fatto anche il bagno, e la vicepresidente Letizia Moratti.

Lago di Varese - Il convegno “Il lago che vogliamo”

«Dopo decenni di divieto, gli sforzi fatti finora e i risultati ottenuti permettono oggi l’apertura sperimentale della balneazione del Lago di Varese. E’ un traguardo importante, raggiunto grazie al lavoro e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nell’Accordo – ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il proficuo dialogo tra i vari soggetti, la dedizione e lo spirito propositivo hanno consentito di portare avanti interventi infrastrutturali e ambientali importanti». Fontana ha poi sottolineato l’importanza di aiutare e sostenere l’attività economia dei pescatori: «Dobbiamo accogliere la richiesta d’aiuto della Cooperativa dei pescatori. Prima di tutto eliminando tutti i pesci siluro e poi contribuendo a far ripartire la loro economia».

Fontana ha ripreso l’intervento di Paolo Giorgetti, presente in rappresentanza proprio dei pescatori del Lago di Varese: «Il lago produce circa 100 quintali di pesce per km2. 1500 quintali sull’intero lago -ha spiegato Paolo Giorgetti . Li produceva prima dei pescatori, nel secolo scorso e li produce ora. La differenza è che l’equilibrio generato dai livelli eutrofici elevati ha favorito un certo tipo di pesci a discapito di altri. Abbiamo secondo me il dovere di aiutar la cooperativa a far sì che la professione di pescatore torni ad esser economicamente sostenibile e attraente.
Cioè dobbiamo creare una economia sui pesci locali. Non solo il persico o l’anguilla Ora serve trasformare in risorsa ciò che apparentemente non lo è. E questo dipende da tutti noi, privati e amministratori. Creiamo il mercato e raccontiamo perché lo stiamo facendo. Possiamo diventare un modello per tutti».

L’intervento del “padrone di casa” Davide Galimberti s’è concentrato invece sull’importanza che la “buona politica” ha avuto per ottenere il risultato di oggi: «Stamattina abbiamo consegnato i diplomi agli studenti della scuola Europea – ha raccontato -Quando ho detto che poi saremmo venuti all’inaugurazione del risanamento del lago di Varese è scattato un applauso. Segno che l’ambientalismo che l’Europa ha diffuso ha preso piede ed attecchito anche nelle nuove generazioni. Io invece faccio un plauso alla buona politica – ha detto ancora Galimberti – questa è un’operazione trasversale che ha coinvolto realtà con diversi colori. Quanti soldi buttati, quanti progetti inutili, quanto tempo sprecato negli anni passati. Poi, superate le divisioni, abbiamo lavorato insieme ed ora i risultati si vedono. Tutti vogliono venire qui a fare canottaggio, ora è possibile fare anche il bagno e godere delle spiagge. Il nostro progetto è bello e può essere imitato a livello nazionale ed internazionale».

Ai tecnici che partecipano all’Aqust il compito di raccontare tutto quello che è stato fatto in questi anni per la riqualificazione delle acque: l’ammodernamento della rete fognaria, la riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, il monitoraggio delle emissioni di odori che in passato avevano determinato la chiusura dell’impianto. Il monitoraggio sia delle acque del lago, che del fiume Bardello e della foce nel lago Maggiore con apposite boe limnologiche, ha infine consentito il controllo delle fioriture algali, con telerilevamento da stellite.

Al presidente di Alfa Mazzucchelli e al presidente della Provincia Antonelli, il compito di ringraziare i tecnici che in tutti questi anni hanno lavorato al progetto

La sperimentazione sarà attiva a Varese Schiranna e a Bodio dal 2 luglio al 31 agosto. La promessa, uscita dal convegno, è di rendere balneabili altri lidi.

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Pubblicato il 02 Luglio 2022
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