Carlo Bino: “Felice dei miei Mastini. Deveze prima scelta; non abbiamo neppure avuto il tempo di pensare ad altri”

Intervista al numero uno della HCMV a pochi giorni dall'avvio del campionato. «Soddisfatto di questi mesi per tanti motivi. La squadra è forte e può puntare alle prime quattro posizioni. Avremo più sponsor sullo stesso piano»

carlo bino mastini varese hockey

Quattro mesi fa – era il 22 di maggio – i Mastini Varese annunciavano la nascita della nuova HCMV, la società creata per raccogliere la gestione della squadra senior, sotto la presidenza di Carlo Bino. Oggi, per l’appunto a quattro mesi di distanza, il massimo dirigente giallonero traccia per VareseNews un primo bilancio della sua esperienza, arricchita dal “mercato” e dall’ingresso nel palaghiaccio rimesso a nuovo.

«È stata un’estate gratificante perché mi ha reso contento si più fronti. Il nostro gruppo di lavoro è compatto e affiatato, abbiamo costruito una squadra che ritengo competitiva e inoltre ho visto tanto entusiasmo e mobilitazione tra i tifosi. Ci sono molte richieste di biglietti per la prima partita casalinga del 1° ottobre, perché il palaghiaccio attira la gente, e abbiamo messo in cantiere la campagna abbonamenti. A proposito, viste le risposte potremmo anche allungare il periodo utile per sottoscrivere la tessera annuale». (foto in alto: Carlo Bino tra il ds Matteo Malfatti e coach Claude Deveze)

A proposito di tifosi, la squadra sarà seguita a Bressanone nella prima di campionato da un pullman di fans in trasferta. Non capita tutti i giorni.

«Appunto: ritengo sia un altro segnale importante. Non credo proprio che altre realtà di questo campionato siano in grado di mobilitare così tante persone a una distanza considerevole: è bello anche per i giocatori sapere di scendere in pista con questo seguito. I nostri sostenitori ci stanno dando una grande mano».

Qualche malumore lo abbiamo raccolto, per il prezzo degli abbonamenti.

«Ci sono tre fasce proprio per garantire a tutti di acquistarlo e daremo i posti assegnati in un’arena molto più confortevole rispetto al passato. Abbiamo scelto di comprendere tutte le partite nell’abbonamento, è una sorta di “scommessa”: noi crediamo che la squadra possa andare lontano e quindi disputare un numero maggiore di match, riducendo così in modo sensibile il costo unitario. Vogliamo offrire un bello spettacolo, di livello e per una realtà come la nostra il botteghino è una voce importante».

Tifosi di hockey a raccolta: scatta la campagna abbonamenti dei Mastini Varese

Il vostro staff sta lavorando anche sul piano delle sponsorizzazioni. Avremo un abbinamento principale o piuttosto tanti supporti con lo stesso peso?

«Venerdì 23 saprete tutto, quando presenteremo la maglia (al Caffé Beccaria di Varese, uno degli sponsor confermati al pari di Coop Lombardia ndr). Saremo identificati come Mastini, quindi senza un nome commerciale, ma avremo 6 o 7 realtà importanti sullo stesso piano, una sorta di pool aperto a nuovi ingressi, perché in questi giorni stiamo definendo accordi ulteriori. Anche qui, la nuova Acinque Ice Arena ci aiuta: il posizionamento del “cubo” multimediale (ne abbiamo parlato QUI in anteprima ndr) permette di avere spazi decisamente maggiori e più visibili per gli sponsor».

Spostiamoci sulla squadra: Claude Deveze era la vostra prima scelta per la panchina?

«Lo era talmente tanto che non abbiamo neppure fatto in tempo a pensare a una alternativa, che Claude aveva già firmato. Addirittura a Natale dello scorso anno, quando Tom Barrasso lasciò la squadra, ci fu un suo interessamento ma aveva un impegno con il Brest tra l’altro finito benissimo perché ha vinto il campionato. Però il coach ci teneva a tornare in Italia e a Varese perché sentiva di aver lasciato un lavoro incompiuto nell’anno del Covid: nel giro di un giorno ha firmato un contratto biennale, perché non è di passaggio. È un tecnico vincente e capace e ha trascorso l’estate nei camp in Canada dove si preparano i giovani pronti a puntare alla NHL: porta ai Mastini anche questo bel bagaglio di esperienza».

Abbiamo fatto scorrere il roster dei Mastini: tolti due portieri (Perla e Dalla Santa) e Desaultes tutti i giocatori gialloneri o sono confermati o sono di ritorno a Varese. Una scelta precisa?

«La scelta era quella di riportare a Varese quei giocatori nati e cresciuti qui che per varie ragioni si erano allontanati e siamo riusciti nell’intento. Abbiamo pescato nel nostro bacino di utenza, che è piccolo ma che ha creato tanti giocatori validi. Ora il settore giovanile è ripartito e sta lavorando bene, l’augurio è che nei prossimi anni possano uscire altri ragazzi da impiegare a livello di IHL».

Per finire non possiamo che chiederle quale può essere l’obiettivo di questi Mastini 2022-23.

«L’obiettivo è quello di puntare più in alto possibile. Il primo step sarà quello di entrare nei playoff, poi io credo che questo gruppo possa puntare a far parte delle prime quattro; una volta sul ghiaccio però tutto potrà accadere. Io credo che il Varese debba essere consapevole della propria forza ma poi dovrà essere bravo a lavorare tanto durante l’anno e a non sottovalutare alcun avversario perché il livello sarà molto buono. Le avversarie non mancano partendo dal Caldaro e passando per lo stesso Dobbiaco, per il Valdifiemme, per l’Appiano e via dicendo. Penso, però, che i Mastini non abbiano solo le prime due linee forti ma che Deveze avrà a disposizione una rosa davvero completa e solida anche nelle linee successive. Infine bisognerà vedere come tutte le squadre indicate come favorite reggeranno la pressione».

I Mastini Varese non si nascondono: “Vogliamo puntare in alto”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Settembre 2022
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