Le aziende varesine prevedono di assumere 17mila persone ma spesso non le trovano
Le previsioni di assunzione riguardano il periodo tra dicembre e febbraio. Le aziende segnalano però difficoltà di reperimento di personale che riguardano quasi la metà dei posti programmati
Sono circa 17mila i nuovi lavoratori che le imprese varesine prevedono di assumere tra dicembre 2022 e febbraio 2023.
La previsione è contenuta nel bollettino mensile del Sistema informativo di Unioncamere e Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro.
I dati, elaborati dall’Ufficio studi e statistica di Camera di commercio, indicano che, per il solo mese di dicembre, il 36,5% delle previsioni di assunzione annunciate dalle aziende della provincia di Varese (pari a 3.680) è rivolto ai giovani con meno di trenta anni.
Sebbene il numero complessivo delle assunzioni previste nel trimestre fino a febbraio sia calato di 5.910 unità a causa del conflitto in Ucraina e della crisi energetica ma anche per la crescita dell’inflazione e costo del denaro, la domanda di personale in provincia di Varese risulta comunque superiore di 1.470 unità a quella rilevata nello stesso periodo tra 2019 e 2020, prima del Covid.
Ad annunciare il maggior numero di ingressi (con 6.570 previsioni di assunzioni) è il settore industriale. Segue il settore servizi con 10.530 unità, di cui 4.480 nelle attività rivolte alle imprese e 2.090 nel commercio.
Tra le professioni più richieste nel trimestre cuochi, camerieri e altre occupazioni turistiche (1.440), il personale non qualificato nei servizi di pulizia e nei servizi alla persona (1.350), gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (1.210) e, infine, i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (1.190).
Nonostante la disoccupazione che affligge anche la provincia di Varese, le aziende segnalano la difficoltà di reperimento di personale che riguarda quasi la metà dei posti programmati a fine anno.
Tra le motivazioni di questa difficoltà le imprese indicano la mancanza di candidati (31,4%) e preparazione non adeguata (12,2%). La richiesta di una precedente esperienza nel settore (39,5% delle imprese intervistate) o nella professione (25%) fornisce un ulteriore elemento di valutazione riguardo al disallineamento mensile tra domanda e offerta di lavoro.
Infine, in provincia di Varese si attesta al 30% la percentuale di contratti a tempo indeterminato in via di sottoscrizione e al 41% la quota di quelli a tempo determinato. Seguono i contratti di somministrazione (11% del totale).
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