I Monelli della Motta aiutano i detenuti
La storica associazione varesina ha donato mille euro ai volontari del carcere dei Miogni. Don Marco Casale: «Con questi soldi assisteremo i detenuti che sono soli, senza le visite dei parenti. Persone che non hanno entrate e perciò non hanno di che vestirsi, di che lavarsi, sono lì abbandonati da Dio e dagli uomini, completamente soli»
I Monelli della Motta da sempre stanno dalla parte degli ultimi. A Natale ancor di più. Lunedì sera, 19 dicembre, nella nuova sede dell’Associazione Varesevive, hanno consegnato un assegno di 1.000 euro a don Marco Casale, responsabile della Caritas varesina e cappellano del carcere, da destinare ai volontari che operano con i detenuti dei Miogni di Varese. Un dono molto gradito da don Marco, perché quella carceraria è una comunità che soffre moltissimo la mancanza di risorse. «Questa associazione di volontari opera da 43 anni in carcere – dice don Casale – siamo nati insieme nel 1968. Organizza diversi corsi e attività insieme ai detenuti. Inoltre, ci occupiamo di assistere i detenuti che sono soli, senza le visite dei parenti. Persone che non hanno entrate e perciò non hanno di che vestirsi, di che lavarsi. Sono lì abbandonati da Dio e dagli uomini, completamente soli».
Su 130 detenuti presenti nel carcere di Varese, almeno un terzo ha bisogni essenziali. Il carcere provvede al vitto e all’alloggio, per il resto si devono arrangiare. «La noia – continua Don Marco – ammazza più di ogni altra cosa. Chi non fa niente in carcere, all’80 per cento torna a fare quello che faceva prima. Se li facciamo lavorare, invece, le percentuali si ribaltano in modo sorprendente: il 99 per cento per cento non torna a delinquere. Dobbiamo trovare assolutamente il modo di introdurre attività lavorative in carcere. E’ vero che è difficile, perché la burocrazia ti ammazza, ma noi siamo determinati: dobbiamo far lavorare queste persone».
L’associazione dei Monelli della Motta fa molta beneficenza, le risorse che vengono raccolte durante l’anno vengono devolute a varie associazioni che operano nel sociale, compresa una onlus che si occupa di bambini in India. Contributi importanti, soprattutto in tempi di crisi. «Abbiamo voluto regalare per Natale a chi non ne ha – dice Paola Squizzato, segretaria dei Monelli -. Oltre ai volontari del carcere, abbiamo consegnato generi alimentari, che verranno distribuiti dalle suore della riparazione di via Bernardino Luini, e indumenti, sciarpe, cappelli e guanti, distribuiti dai frati della Brunella».
Niente male, per chi si definisce semplicemente «un gruppo di ragazzi e ragazze, più o meno giovani, che imperversano nel rione della Motta di Varese».
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