Seconda prova, calcolatrice e dizionario sotto il braccio
Secondo giorno di esami per settemila maturandi della provincia, diversa in base all’indirizzo dell’istituto ma "molto temuta". Lunedì la terza prova, poi gli orali
Secondo giorno di esami per settemila maturandi della provincia. Dopo il tema, oggi è stato il momento della seconda prova, diversa in base all’indirizzo dell’istituto, ma «molto temuta» da tutti. Sei ore di tempo per consegnare, «tanta concentrazione e fatica» per concludere. La maggior parte infatti, ha aspettato lo scadere del tempo per consegnare il lavoro e sono pochi coloro che si incrociavano davanti alle scuole intorno alle 12.30. «I miei compagni sono ancora dentro, io ho finito e spero che sia andata bene». Dizionario di latino per i ragazzi del classico, calcolatrice per quelli dello scientifico e degli istituti tecnici, i ragazzi escono dalle aule con il volto pensieroso e scambiandosi pareri. C’è chi, finalmente, sorride e chi pensa già ai prossimi giorni, «cinque ore di esame, adesso corro a casa a studiare». Lunedì infatti, è prevista la terza prova, poi gli esami orali.
Intanto, Seneca sembra aver accontentato la maggior parte degli studenti del Cairoli, «ce lo aspettavamo e l’abbiamo studiato durante l’anno». «Credo che sia andata bene», «Si, è andata». C’è però chi confessa di «aver dato prova di grande inventiva» per tradurre la Lettera a Lucilio che, «era di un autore conosciuto ma con passaggi davvero difficili» e chi di aver «letto frasi mai viste». Telefonino alla mano, altri raccontano l’esperienza avviandosi alla fermata del pullman e la faccia è quella di chi, «non lo so, vediamo…».
In via Manin sono pochi quelli che escono prima delle scadere del tempo, dove le quinte dell’Istituto Scientifico si sono trovate ad affrontare problemi di matematica. «É andata bene», racconta una ragazza, «credo di non aver commesso errori». Ma la sua amica, confessa «parla una che ha tutti dieci in matematica». E gli altri? «Ho scelto la prima traccia, l’altra non era fattibile. Credo che tutta la classe abbia fatto così», «Credo sia andata bene» commenta invece un ragazzo, «ho risolto tutti i passaggi ma non si sa mai». Più dubbi per un altro studente: «non lo, speriamo. Chiamerò i miei compagni per vedere cosa hanno fatto loro».
Al Daverio, gli studenti di ragioneria hanno affrontato bilanci e partita doppia. Alcuni hanno trovato difficoltà: «Non so davvero come possa essere andata». «Io ce l’ho fatta ma c’erano dei passaggi un po’ difficili», «a me è andata bene» commenta invece un ragazzo. Il tema dell’ Unità d’Italia, che tutti aspettavano come proposta per la prima prova, è invece uscita all’artistico. Tempo scaduto, centinaio di ragazzi escono dalle classi con zaini in spalla e urlano, «speriamo».
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