Voucher digitalizzazione del Mise: Varese fa il pieno 

Sono state 126 le imprese associate all’Unione Industriali che hanno avuto accesso ai contributi a fondo perduto messi in campo dal Ministero dello Sviluppo Economico a inizio 2018. Ora la nuova sfida: accedere,ai voucher offerti dalla Camera di Commercio di Varese. Domande a partire dal 28 giugno

univa

Cresce la voglia di digitalizzazione tra l’industria varesina. A confermare il trend sono i risultati finali del bando lanciato a inizio 2018 dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere, attraverso l’erogazione di voucher, l’acquisto di hardware, software e servizi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali delle micro imprese e delle Pmi. Benefici di cui hanno fatto richiesta e a cui hanno avuto accesso 126 imprese associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, per un totale di 310.671 euro di contributi a fondo perduto. Tanto per dare un’idea delle proporzioni, parliamo di oltre il 10% della compagine associativa di Univa.

«Questi numeri – commenta Marco De Battista (foto), presidente della società di servizi alle imprese dell’Unione Industriali SPI – Servizi & Promozioni Industriali srl – danno il senso dell’importanza che i processi di trasformazione digitale stanno assumendo all’interno delle strategie di crescita delle imprese del nostro territorio. Il 10% è una percentuale altissima se paragonata a quella degli accessi e delle richieste relativi ad altri bandi. Il sostegno a questi fenomeni è dunque fondamentale in una politica di sviluppo sia locale, sia nazionale. Ma anche associativa. Per questo come Unione Industriali stiamo facendo dell’affiancamento al sistema produttivo nell’implementazione di progetti legati a Industria 4.0 una delle nostre priorità. Ciò anche attraverso l’azione del Digital innovation hub Lombardia Varese che ha sede all’interno della nostra associazione e della nostra società di Spi srl».

I NUMERI DI VARESE
La domanda di digitale da parte delle imprese è così elevata da superare quelle che sono le disponibilità fino ad oggi messe in campo dal Mise. Il bando, infatti, si prefiggeva di erogare contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, per un massimo di 10mila euro ad azienda. Così non è stato. Troppe le richieste arrivate al Ministero rispetto alle risorse assegnate alla regione Lombardia, così come ad altri territori in Italia. Ad un certo punto sembrava quasi che non si riuscisse a coprire nemmeno il 10% degli investimenti delle imprese. Solo un rifinanziamento ha permesso di arrivare, secondo un’elaborazione dell’Unione Industriali, confermata anche da altre associazioni territoriali del Sistema Confindustriale lombardo, a coprire in provincia di Varese mediamente il 15% degli investimenti digitali ammissibili secondo le regole del bando. Ciò ha portato una media di contributi a fondo perduto per le imprese varesine di 2.485 euro, con punte massime di poco più di 3mila euro. A livello di singoli settori è la meccanica, con 49 imprese associate Univa, quella che ha avuto il maggior accesso ai contributi. Su questo podio anche il tessile e abbigliamento con 19 imprese e il terziario avanzato con 15. Seguono la gommaplastica (14); la chimicafarmaceutica (7); cartarie (6); servizi infrastrutturali e trasporti e attività varie (4). E poi ancora materiali da costruzioni estrattive e cave, siderurgia, legno tutti con 2. E le alimentari con un’azienda.

Il DIH LOMBARDIA VARESE COME STRUMENTO DI ACCESSO AI NUOVI VOUCHER DELLA CAMERA DI COMMERCIO 
Ora, però, gli occhi delle imprese varesine sono puntati su altri voucher. Quelli messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Varese con un nuovo bando. Anche in questo caso si parla di contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e per un importo massimo di 15mila euro ad azienda. Ciò a supporto di investimenti per l’acquisto di attrezzature tecnologiche, programmi informatici, servizi di consulenza e formazione per l’innovazione digitale 4.0.

Soluzioni per la manifattura avanzata e additiva, Internet of Things, cybersicurezza e business continuity, big data e analytics, sistemi di e-commerce, piattaforme digitali per la logistica, soluzioni digitali per l’ottimizzazione della supply chain: questi solo alcuni esempi degli ambiti tecnologici coperti dal bando aperto alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori.  Le domande potranno essere inoltrare a partire da giovedì 28 giugno fino a lunedì 29 ottobre tramite il sito della Camera di Commerio. 
Sono ammissibili le spese in consulenza, formazione e acquisti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto nel limite del 50% del totale dell’investimento previsto dall’azienda.
Per quanto riguarda le attività di consulenza e di servizi l’impresa, per vedersi riconosciuto il diritto al voucher, dovrà rivolgersi a fornitori qualificati, tra cui i Digital Innovation Hub. Come, appunto, il Digital Innovation Hub Lombardia Varese che fornirà servizi di consulenza e formazione per il tramite di SPI – Servizi & Promozioni Industriali Srl, la società di servizi dell’Unione Industriali, antenna territoriale del DIH Lombardia. «Ecco – commenta ancora De Battista – come vogliamo essere di concreto aiuto nei processi di digitalizzazione delle imprese, anche quelle a noi non associate: attraverso i servizi che siamo in grado di mettere in campo per il tramite della lungimirante costituzione a livello regionale del DIH Lombardia, nato dall’intesa tra tutte le Associazioni di Confindustria Lombardia, e di cui il DIH Lombardia Varese è il braccio operativo sul territorio per il tramite dell’Unione Industriali e di SPI Srl».
Per informazioni le imprese possono rivolgersi all’Area Finanza e Agevolazioni dell’Unione Industriali. 

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Pubblicato il 28 Giugno 2018
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