Piano Industria 4.0, anno 2019
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto modifiche al Piano Industria 4.0, marcando differenze significative rispetto agli anni precedenti
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto modifiche al Piano Industria 4.0, marcando differenze significative rispetto agli anni precedenti.
Le più significative sono:
- il super ammortamento per l’acquisto di macchinari nuovi è stato eliminato
- reintroduzione del bonus formazione 4.0
- viene rimodulato in senso più favorevole alle PMI (mentre si riduce per le altre imprese) l’iperammortamento, che riguarda nello specifico gli investimenti in chiave industria 4.0.
Quest’ultimo incentivo sale al 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, mentre vengono previste aliquote più basse per quelli di maggior valore: lo scopo è di agevolare le PMI, riducendo l’incentivo per le imprese di maggiori dimensioni.
Con queste iniziative si finanziano attività relative a tutte le filiere produttive, che devono coprire le seguenti tecnologie:
- Disponibilità di dati digitali e analitica dei Big Data: l’elaborazione e l’analisi di quantità enormi di dati (big data) a costi sempre più bassi (sensoristica a basso costo e cloudcomputing) permette decisioni e previsioni migliori su produzione e consumi basate anche sull’utilizzo di strumenti di virtualizzazione del processo produttivo, prototipazione rapida e intelligenza artificiale;
- Robotica e automazione avanzata: nuove possibilità di interazione complessa uomo-macchina permettono una riduzione degli errori, dei tempi e dei costi e un miglioramento della sicurezza dei processi anche attraverso la nuova manifattura additiva;
- Connettività spinta: l’intera catena del valore è interconnessa attraverso dispositivi e sensoristica intelligente (internet of things) utilizzando reti di connessione di nuova generazione.
Tutto ciò richiede che il titolare dell’azienda o il suo Amministratore si impegni in una attività di studio e di programmazione dell’intervento, al quale sono chiamati a partecipare il responsabile finanziario e il settore tecnico. Spesso si tratta di dover rivoluzionare tutto o in parte il processo produttivo dell’azienda e quindi sono richieste competenze che spesso non sono disponibili all’interno dell’azienda stessa.
Quindi è necessaria la figura di un consulente che sia in grado di dirigere gli sforzi per ideare, con adeguate soluzioni tecniche, questa rivoluzione all’interno dell’azienda e successivamente per predisporre tutta la documentazione tecnica per ottenere il relativo finanziamento; la figura definita nel testo normativo è un tecnico libero professionista formato allo scopo dal proprio ordine professionale.
L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Varese, d’intesa con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha predisposto un piano di formazione per i propri iscritti organizzando una serie di incontri ed è quindi in grado di dare il supporto alle imprese interessate.
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