Freddo e bagni inagibili: nelle scuole cresce la protesta
Temperature basse nei licei Manzoni e Frattini e all'Einaudi. I caloriferi si spengono a metà mattina. Al linguistico è emergenza bagni: solo 4 funzionanti per 400 studenti. La replica della Provincia
Il freddo è arrivato. Dalle scuole varesine si alza la protesta: “Le aule sono fredde. Aiutateci”.
Così è all’Einaudi, ma anche al liceo Frattini e al linguistico Manzoni dove il termometro questa mattina, segnava 10 gradi nel corridoio del piano seminterrato, dove sono collocate 7 aule tra laboratori e classi.
La questione del freddo si ripresenta ogni anno: a complicare la questione è il gestore della centrale termica appena arrivato ma anche la difficoltà a parlare con gli uffici della Provincia di Varese: « Stanco di richieste a vuoto – commenta il dirigente del Manzoni Giovanni Ballarini – ieri sera ho scritto una lunga email circostanziata al Presidente Antonelli. E questa mattina i caloriferi non si sono spenti alle 10.30».
Alla base delle proteste c’è infatti una programmazione oraria del calore che non permette agli ambienti di raggiungere la temperatura: « Dopo le undici – spiegano i rappresentanti degli studenti del Manzoni Elisabetta e Leonardo – i caloriferi diventano freddi. E, mentre nelle aule di piani superiori si riesce ad avere una temperatura accettabili, nel seminterrato i gradi rimangono 15 come stamattina». Problemi si registrano anche al musicale del Manzoni perché le lezioni si protraggono al pomeriggio sino alle 17 mentre il riscaldamento è spento da ore.
La stessa richiesta di intervento urgente è arrivata, proprio questa mattina, dai ragazzi del liceo artistico Frattini: « Il freddo inizia a farsi sentire, non solo per le strade della città, ma anche al liceo artistico Angelo Frattini di Varese. Le aule sono al freddo, alunni in classe con sciarpe e cappello chiedono spiegazioni al corpo docenti e alla preside. La risposta è poco rassicurante, l’intervento di manutenzione per la sostituzione della caldaia è previsto per l’estate 2020. La situazione sembra stia sfuggendo di mano alla provincia. Da questa mattina gli alunni del liceo Angelo Frattini devono soggiornare all’interno del bar, unico locale apparentemente caldo. Si chiede alla Provincia di intervenire tempestivamente: prestare attenzione alle lezioni in questa situazione diventa veramente difficile. Non siamo più disposti a rimanere in classe al freddo per tutto l’inverno, vi chiediamo un aiuto, per poter intervenire insieme e trovare una soluzione».
Anche all’Einaudi : « Segnaliamo il persistente malfunzionamento del riscaldamento in alcune aule della scuola superiore Einaudi di via Bertolone a Varese. I ragazzi da giorni sono al freddo e la situazione, visto le previsioni meteo, non potrà che peggiorare. È, purtroppo, un problema che si ripropone puntualmente ogni anno, e la soluzione non è mai stata tempestiva.
I ragazzi e i genitori hanno informato i professori, i collaboratori scolastici (anch’essi peraltro al freddo) e il preside, ma non è giunto alcun segnale in risposta.
Non è corretto, salutare e dignitoso per i ragazzi e per il personale docente e non, svolgere le attività scolastiche in un luogo freddo e umido.».
A complicare le cose al linguistico Manzoni anche la condizione dei bagni: « Su 17 bagni, ne funzionano 4 – commenta il dirigente Ballarini – Noi abbiamo una popolazione scolastica di 400 ragazze. Non è questione di vandalismo ma di usura: lo sciacquone si azione con il piede, pigiando un pedale. Con il tempo si è rotto l’impianto».
La protesta per il freddo era già avvenuta tre anni fa
Anche i bagni dei professori erano fuori uso per la stessa ragione: dopo un mese di richieste e solleciti, sono arrivati a sostituirli con un pulsante a mano .
Dopo un ottobre di caldo “eccezionale”, novembre si è presentato in tutta la sua rigidità facendo emergere il problema non solo nelle aule ma anche nelle palestre: sia quella del Daverio sia il pallone del Manzoni sono “inospitali”: « Nel pallone si ripresenta così il problema della condensa – commenta ancora Ballarini – lo scorso anno avevamo ovviato accendendo prima l’impianto di riscaldamento. Speriamo di poterlo fare anche quest’anno».
Chiede un po’ di pazienza il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica Canziani: « Proprio questa mattina abbiamo incaricato le due ditte, che hanno in appalto la gestione del calore nelle scuole, di seguire con attenzione l’andamento. Ricordiamo che, in ogni istituto, ci sono sensori che rivelano la temperatura degli ambienti e segnalano immediatamente l’anomalia appena il termometro scende sotto i 20 gradi. Il freddo, però, è appena arrivato, quindi, chiediamo di pazientare il tempo necessario perché il sistema vada a regime. Abbiamo comunque dato mandato di aumentare le ore di riscaldamento degli ambienti scolastici. Ricordo, inoltre, che abbiamo avviato come Provincia un consistente piano di intervento negli edifici. Al Frattini, per esempio, investiremo 2 milioni di euro. Verificheremo che il problema segnalato sia di immediata soluzione o occorrerà un intervento strutturale più articolato».
Sui bagni del Manzoni, invece, il consigliere preferisce indagare con maggior attenzione: « Occorre capire se il problema sia di straordinaria amministrazione, per cui è previsto l’intervento dell’ente provinciale, o si tratti di gestione ordinaria per cui spetta alla scuola intervenire».
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