“Caro comune, su Guido Rossa uno strafalcione grave”
Non era un sacerdote e filosofo del settecento, ma un sindacalista martire delle Brigate Rosse il protagonista della nuova via di Giubiano. A sottolinearlo pubblicamente il consigliere della lega Pinti
Da sindacalista martire delle brigate Rosse a sacerdote e filosofo del settecento il passo è un po’ troppo lungo. Per questo il comune di Varese ha ricevuto una sonora “tirata d’orecchie” per il grave errore in cui incorre la toponomastica varesina da qualche mese a questa parte.
La nuova via recentemente inaugurata infatti ricorda Guido Rossa che «E’ stato un martire della lotta al terrorismo brigatista, un sindacalista che ha combattuto e pagato con la vita per un’ Italia migliore – Spiega il consigliere della Lega Marco Pinti – Per questo è particolarmente grave lo strafalcione contenuto nella didascalia della nuova segnaletica installata dal Comune secondo cui si tratterebbe invece di un sacerdote e filosofo del 1700».
Il consigliere di minoranza sottolinea come questo sia: «Un vero e proprio abbaglio su cui si potrebbe anche sorridere se non riguardasse uno dei personaggi più significativi della nostra storia, a cui siamo debitori di molte libertà che troppo spesso rischiamo di dare per scontate. Per questo chiedo al Comune di intervenire per rimuovere la segnaletica e ripristinarne al più presto una corretta».
Una richiesta che era arrivata, in forma più discreta, dal consigliere di maggioranza Enzo Laforgia il 29 dicembre scorso, che ora «Condivide l’iniziativa del suo collega di minoranza».
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