Le Elleborine

Nuovo appuntamento con la natura del Varesotto grazie al nostro lettore Teresio Colombo

Le elleborine

Le Elleborine

Il giorno 30/6 vado alle Pizzelle seguendo il sentiero che ritengo essere il più rapido cioè quello a fianco dei posteggi in salita, per prendere un poco del fiato che manca alle 7.45 del mattino mi fermo per fare qualche catto, purtroppo scatta il lampo, ritento ancora un paio di volte e il risultato non cambia comunque sceglierò poi le foto che risulteranno pubblicabili; malgrado il fiato corto ho superato la deviazione per il pratone e arrivo a quella  dell’acquedotto, diramazione che prendo ma, percorsi pochi metri, vedo una Elleborina violacea (1) (Epipactis atrorubens) è di taglia molto piccola ma è l’unica che vedo e tento di fotografare ma anche in questo caso mi scatta il lampo faccio qualche altro tentativo, vado oltre salgo il sentiero per l’acquedotto e scendo dall’altra parte trovando difronte ad un fatto sempre più raro e precisamente un frutto in maturazione di un Giaggiolo susinario (2) (Iris graminea) finalmente il lampo dl flash non scatta riempiendomi di soddisfazione proseguo lentamente e, nella boscaglia alla mia sinistra intravvedo una orchidea alta una quarantina di cm vado più vicino e posso constatare che si tratta di una Elleborina di Muller (3,4) (Epipactis muelleri) i fiori schiusi sono pochi ma sufficienti a dare una idea di quando saranno aperti tutti vedremo fra qualche giorno, ritornato sul sentiero vedo un arbusto con legumi in parte maturi si tratta di un Citiso peloso (5)(Chamaecytisus hirsutus), a questo punto decido per il ritorno ma per prima cosa tento una foto alla Elleborina purpurea (6) e, nelle vicinanze un esemplare di Lilioasfodelo maggiore (7) (Anthericum liliago) una liliacea sempre più rara a vedersi;  sulla strada del ritorno ho tentato di accedere ad un prato, appena sotto il pratone, da anni abbandonato e inselvatichito dove penso di trovare la genziana cruciata ma o si rimane sulla traccia sottostante o per proseguire fuori traccia è bene disporre di una attrezzatura più adeguata alla situazione per cui l’impresa viene abbandonata. Il giorno successivo ritorno con la moglie a vedere le Elleborine facendo lo stesso percorso, ma vedo una Vedovina strisciante (8) (Lomelosia graminifolia) con vicino un esemplare senza più petali e subito dopo una Campanula soldanella (9) (Campanula rotundifolia), faccio vedere le 2 Elleborine e ritornando dal sentiero sotto il pratone vediamo altri esemplari di Elleborina di Mueller (10) (Epipactis muelleri) di dimensioni molto minori ma tutte fiorite.

Il 3 luglio decido di andare alle 3 Croci e il primo fiore che mi suscita interesse è un Verbasco di Chaix (11,12) (Verbascum chaixii) che distinguo dal V. nero perché quest’ultimo ha lo stelo non ramoso, vicino un bel esemplare di Millefoglio montano(13) (Achillea millefolium) una composita molto comune in tutta la provincia, non lontano una pianta di Verbasco licnite (14,15) (Verbascum lychhnitis)anche la Borracina bianca (16) (Sedum album) una crassulacea abbastanza comune nel parco, l’Aglio delle bisce (17) (Allium spherocephalon) appena aperto e in  qualche caso non ancora maturo, un bel Nocciolo comune(18) (Corylis avellana) ; anche l’Origano comune (19,20) (Origanum vulgare) una labiata che i varesini, come i francesi, chiamano maggiorana; appena sotto i trova un bel cespuglio di Viola del pensiero (21) (Viola tricolor) forse la violacea più tardiva; più sopra si vedono delle piante di Campanula selvatica (22) (Campanula trachelium).

Arrivato alle 3 Croci si trova la Clematide vitalba (23)(Clematis vitalba) ranuncoloide che è considerata l’unica liana europea e presente nel parco con esemplari il cui tronco costituito dall’insieme dei fusti raggiunge un  diametro superiore ai 10 cm, con i suoi fiori bianchi ed il fusto rampicante pronto ad attorcigliarsi a qualsiasi oggetto, poco più avanti una Betonica comune (24) (Stachys officinalis) pianta utilizzata in passato per la cura di varici e piaghe; sono così arrivato alla prima cima ed ho il piacere di vedere un piccolo cespuglio di Erba di S. Giovanni comune (25) (Hypericum perforatum), ancora un gruppo di Campanula spigata (26) (Campanula spicata) una campanulacea abbastanza comune nel parco oltre i 1000 m,  nelle vicinanze ho l’occasione di fotografare una Spigarola bianca (27) (Melampyrum pratense) una scrofulariacea presente e comune a tutte le altezze; arrivo così sotto la caserma dove mi accoglie un prato di vedovine striscianti che malgrado siano già state oggetto di descrizione non mi stanco di fotografare, ma mi aspettano delle piacevoli sorprese la prima è quella di un esemplare in bocciolo del Cavolaccio alpino (28) (Adenostyles alliariae) che da alcuni anni rinnova la sua presenza nel parco essendo comune ad altezze di molto superiori, la seconda sorpresa è data dal ritrovamento di una Orchide macchiata (29) (Dactylorhiza maculata) che in questo anno non avevo ancora visto pur mostrandosi in parecchi esemplari negli anni precedenti.

Colombo Teresio

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Pubblicato il 20 Luglio 2015
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