Intesa tra Ance e provincia: soddisfatti i costruttori edili

Le imprese del settore hanno apprezzato lo spirito di collaborazione dimostrato dall'Ente di Villa Recalcati

muro

Il recente atto di indirizzo adottato dal presidente della Provincia di Varese, Emanuele Antonelli, piace alla sezione provinciale dell’ANCE, l’associazione che raduna i costruttori edili. Una serie di misure che Ance – scrivono i responsabili – ha avanzato da tempo sia a livello locale sia nazionale.

Tra queste misure vi è ad esempio l’abolizione del limite al subappalto al 40% dei lavori, in conformità con quanto disposto dalla normativa e dalla giurisprudenza europea. Il subappaltatore di commesse pubbliche è oggi sottoposto ai medesimi controlli, verifiche e conseguenti responsabilità previste in capo all’appaltatore. Limitare il ricorso al subappalto vuol dire impedire un effettivo accesso delle micro e piccole imprese locali al mercato pubblico.

Tra le altre misure proposte dalla nostra Associazione ed accolte dall’Ente vi sono il pagamento dei lavori sospesi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in deroga ai limiti di importo previsti dai documenti contrattuali; il ricorso a criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa quanto più oggettivi possibili, nonché l’introduzione di criteri di valutazione improntati alla qualità degli interventi, non solo al minor costo; l’abolizione dai bandi e dalle lettere di invito di criteri diversi dalla attestazione SOA per la partecipazione alle gare.

«Per la nostra associazione – sottolinea ANCE – si tratta di risultati importanti, che auspichiamo diano avvio ad una collaborazione costruttiva con tutte le amministrazioni del nostro territorio. Gli obiettivi, anche alla luce dei recenti stanziamenti di Regione Lombardia, sono comuni: rigenerare le città con opere pubbliche sostenibili e di qualità e rilanciare il settore edile e l’intera filiera.
Proprio per questo, ora chiediamo uno sforzo in più da parte di tutte le Amministrazioni della nostra Provincia a tutela delle imprese locali: occorre, adesso più che mai, introdurre nei bandi istituti a tutela delle imprese del territorio, per salvaguardare i livelli occupazionali e rilanciare il tessuto produttivo varesino. L’esempio è sotto i nostri occhi: già altre realtà hanno introdotto una riserva per gli appalti sotto il milione di euro alle imprese aventi sede nel territorio provinciale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Maggio 2020
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